vignetta con ricercatori che osservano il dna
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Perche’ la liberta’ di ricerca venga discussa alle Nazioni unite come vero e proprio diritto umano

Testo in italiano

Noi sottoscritti:
  • considerando che la scienza è un pilastro importante di qualsiasi società aperta e democratica basata su elezioni libere e Stato di Diritto e che le società democratiche sono le uniche in grado di garantire il pieno godimento dei diritti umani e delle libertà civili codificati nei trattati internazionali;
  • considerando che la ricerca scientifica e l’accesso ai benefici che ne derivano alimentano lo sviluppo e il benessere delle persone;
  • consapevoli che la libertà, da godere individualmente, dovrebbe essere limitata da regole che consentano comunque l’espansione e l’arricchimento della conoscenza umana;
  • considerando che il diritto umano alla scienza è sancito dall’articolo 27 della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948; dall’articolo 15 del Patto internazionale del 1966 sui diritti economici, sociali e culturali; dall’articolo 13 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea; all’articolo XIII della Dichiarazione americana dei diritti umani; dall’articolo 14 del Protocollo sui diritti economici, sociali e culturali della Convenzione americana sui diritti umani; dall’articolo 42 della Carta dell’Unione africana; all’articolo 42 della Carta araba dei diritti umani; e dall’articolo 32 della Dichiarazione sui diritti umani dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico;
  • ricordando, in particolare, che l’articolo 15 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali obbliga gli Stati parti, tra le altre cose, a riconoscere il diritto di tutti a godere dei benefici del progresso scientifico e delle sue applicazioni e di beneficiare della protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria o artistica di cui sia l’autore;
  • ricordando che le misure che gli Stati Parti del Patto devono adottare per conseguire la piena realizzazione di tali diritti includono quelle necessarie per la conservazione, lo sviluppo e la diffusione della scienza e della cultura e per rispettare la libertà indispensabile per la ricerca scientifica e le attività creative;
  • che il Patto esorta chiaramente gli Stati a riconoscere i benefici che derivano dall’incoraggiamento e dallo sviluppo di contatti e cooperazione internazionale nel campo scientifico e culturale;
  • convinti che, se protetto e promosso, il diritto alla scienza possa favorire il pieno godimento di altri diritti umani, tra cui il diritto alla salute, il diritto alla vita, alla libertà di espressione, a quella di credo, oltre che del diritto a condizioni adeguate di vita e il diritto alla proprietà;
  • ritenendo che la ricerca scientifica debba esser sostenuta pubblicamente e privatamente per attuare pienamente tali diritti e che gli investimenti nella scienza debbano divenire una priorità tanto per i governi quanto per il settore privato;
  • ritenendo che l’educazione scientifica sia un elemento importante nella formazione di cittadini più responsabili che possano partecipare alla costruzione di società democratiche libere, eque e aperte;
  • convinti che la scienza e il metodo scientifico siano un positivo esempio di collaborazione internazionale basata su fatti per affrontare sfide di portata globale.
Facciamo appello ai governi affinché:
  • rispettino i loro obblighi internazionali riguardanti il pieno godimento dei diritti umani e, in particolare, il dovere di rispettare, proteggere, soddisfare e promuovere il diritto alla scienza e promuovere i dibattiti all’interno del sistema delle Nazioni Unite su questo tema;
  • sostengano la ricerca scientifica a livello nazionale, regionale e internazionale affinché sia anche inclusiva delle questioni di genere, e promuovano l’accesso alle scoperte e agli sviluppi scientifici in modo trasparente e aperto, coerentemente con gli interessi e le esigenze locali e globali, sia pubblici che privati;
  • promuovano e proteggano la cultura scientifica e l’istruzione, comprese le discipline umanistiche, a livello nazionale, e la promuovano anche attraverso progetti di cooperazione internazionale con particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo e meno sviluppati;
  • limitino la regolamentazione della ricerca solo nella misura in cui possa violare i diritti umani e le norme di limitazione al godimento dei diritti umani riconosciute nel diritto internazionale, incluso il diritto alla privacy;
  • dedichino una sezione specifica dedicata alla scienza all’interno del rapporto nazionale periodico al Comitato delle Nazioni Unite sui diritti economici e sociali e culturali, per affrontare le questioni legate alla scienza anche durante le revisioni periodiche universali davanti al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di rafforzare la libertà di ricerca, condividere le ultime scoperte e le applicazioni che ne derivano, con l’obiettivo di garantire che il diritto alla scienza, un diritto raramente affrontato, sia effettivamente discusso a livello internazionale.

English version

We the undersigned:
  • considering that science is an important pillar of any open and democratic society based on free elections and the Rule of Law, and that democratic societies are the only ones capable of ensuring the full enjoyment of human rights and civil liberties codified in international treaties;
  • considering that scientific research and access to the benefits generated by it fuel human development and welfare;
  • cognizant that freedom, to be enjoyed individually, should be limited by rules that allow for the expansion and enrichment of human knowledge; 
  • considering that the human right to science is enshrined in article 27 of the 1948 Universal Declaration of Human Rights; in article 15 of the 1966 International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights; in article 13 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union; in article XIII of the American Declaration of Human Rights; in article 14 of the Protocol on Economic, Social and Cultural Rights to the American Convention on Human Rights; in article 42 of the Charter of the African Union; in article 42 of the Arab Charter of Human Rights; and in article 32 of the Human Rights Declaration of the Association of South-East Asia Nations;
  • recalling, in particular, that article 15 of the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights obliges States Parties, among other things, to recognize the right of everyone to enjoy the benefits of scientific progress and its applications , and to benefit from the protection of the moral and material interests resulting from any scientific, literary or artistic production of which she/he is the author; 
  • recalling that the steps to be taken by the States Parties to the Covenant to achieve the full realization of these rights include those necessary for the conservation, the development and the diffusion of science and culture, and to respect the freedom indispensable for scientific research and creative activity;
  • that the Covenant clearly urges states to recognize the benefits to be derived from the encouragement and development of international contacts and co-operation in the scientific and cultural fields;
  • convinced that, if protected and promoted, the right to science can be conducive to the full enjoyment of other human rights, including the right to heath, the right to life, freedom of expression, freedom to hold beliefs, the right to adequate conditions of living, and the right to property;
  • believing that scientific research should be supported publicly and privately to fully implement these rights, and that investment in science should become a priority for governments and the private sector alike; 
  • believing that science education is an important element in creating more responsible citizens able to participate in the construction of free, fair, open democratic societies;
  • convinced that science, and the scientific method, are a clear example of fact-based collaborations to address global challenges.
We call on governments:
  • to respect their international obligations concerning the full enjoyment of human rights and, in particular, the duty to respect, protect, fulfill, and promote the right to science, and to promote debates within the United Nations system on the issue;
  • to support the scientific enterprise at the national, regional and international levels that are also gender inclusive, and to promote access to discoveries and developments in a transparent and open manner, consistently with local and global interests and needs, both public and private;
  • to promote and protect scientific culture and education, including humanities, at the national level, including through international cooperative projects with particular attention to developing and least developed countries;
  • to limit the regulation of research only insofar as it may violate human rights, and the regulations of limitations to the enjoyment of human rights recognized in international law, the right to privacy included;
  • to dedicate a specific section to science within the periodic report to the UN Committee on Economic Social and Cultural Rights, to address science-related issues during their Universal Periodic Reviews before the UN Human Right Council, with the aim of strengthening freedom of research, and sharing the latest discoveries and applications deriving from it, with the aim of ensuring that the right to science, a right rarely addressed, is actually discussed at the international level.
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