Newsletter quindicinale su temi bioetici e diritti civili
Numero 68 – 3 dicembre 2014
a cura di Carlo Troilo

Bambini terminali senza terapia del dolore: la stampa ignora la notizia. Il Papa sempre meno innovatore. Per le donne, in Italia e nel mondo, le cose vanno male.

Notizie dall’Italia – Notizie dal mondo

Foto donne
      

In Italia, su 35mila bambini con malattie inguaribili, solo il 5% ha accesso alle cure palliative: è questa la notizia più sconvolgente di questi 15 giorni, data in poche righe da “Avvenire” e non ripresa da nessun altro giornale, malgrado i miei insistenti tentativi con i pochi giornalisti  ancora  sensibili su questi temi: una vergogna.  Intanto  il Papa  –  durissimo su aborto, eutanasia e  unioni civili fra omosessuali (ma non  aveva detto:  “chi siamo noi per giudicare?”) –  salva solo la famiglia. E Alfano, servile e poco originale, tenta  di lanciare un “family act”. Entrambi ignorano che  queste due settimane ci hanno regalato una serie di dati fortemente negativi  sulla condizione delle donne, dei gay,  dei disabili e dei malati, quasi del tutto privi di terapia del dolore. E Alfano, ministro degli Interni, non sa che fare dinanzi alla violenza squadrista contro gli immigrati e i loro bambini, cui si vieta di andare a scuola.
Aggravano lo sconforto  le notizie che vengono da molte parti del mondo, e che riguardano sempre le donne: le mutilazioni genitali in Egitto, le sterilizzazioni in India, un Erdogan che nega parità di diritti alle donne turche.

Un po’ di luce dalla Francia: la legge Veil sull’aborto, che compie 40 anni, sarà adeguata ai tempi così da fare dell’aborto “un diritto fondamentale”, con possibile abolizione della obiezione di coscienza dei ginecologi.  E sulla eutanasia la percentuale dei francesi favorevoli sale al 90%.

Sdegnata la reazione della madre di Brittany ai commenti del Vaticano: “E’ stato come prenderci a calci nel momento del lutto”.

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IN ITALIA

Migranti in Italia(14 novembre) –  Per le proteste dei residenti contro i migranti ospitati a Roma, aTor Sapienza, con scontri e minacce, il sindaco Marino ha deciso di sgomberare i primi 36 migranti,tutti minori.  Polemiche e dissensi anche nella maggioranza del Comune. Goffredo Buccini, sul “Corriere della Sera”, scrive che la decisione costituisce un errore: la politica  di accoglienza  non può essere modificata per la spinta di “quattro teppisti incappucciati” e neofascisti.(23 novembre). Gian Antonio Stella sul “Corriere della Sera” riprende i dati di uno studio de “La Voce info” secondo cui la differenza fra le entrate (tasse e contributi) attribuibili agli stranieri e la spesa pubblica sostenuta  per loro dà un saldo positivo  per l’economia italiana di 3,9 miliardi di euro. Senza contare il ruolo degli 830mila badanti, quasi tutti stranieri, che accudiscono un milione di non autosufficienti che altrimenti (ricoveri nelle strutture pubbliche, quasi tutte da costruire, e assunzioni del relativo personale) rappresenterebbero un costo di circa 250 miliardi nei primi  cinque anni. Per saperne di più

Scuola e gay (14 novembre) –  La Curia di Milano si scusa per una lettera inviata ai seimila docenti diocesani di religione in cui gli stessi docenti venivano invitati a segnalare le scuole in cui parlando  di gay e di identità di genere si punterebbe “a delegittimare la differenza sessuale”. Per la Curia è stata l’iniziativa di un funzionario troppo zelante.(16 novembre) –  L’arcivescovo di Milano Scola precisa che la Curia si è scusata per il linguaggio ma non per la sostanza: “Nessuna marcia indietro: sostengo l’azione del nostro ufficio scuola e le preoccupazioni gravi che abbiamo circa un certo modo di educare al superamento della differenza sessuale che per noi è insuperabile”.  (17 novembre) – Un professore di Perugia insulta uno studente di 14 anni (“Una brutta malattia essere gay, e tu lo sai, vero?”) e di fronte alla  sua reazione lo prende a pugni e calci. Il ragazzo è in ospedale, il ministro  della Pubblica Istruzione indaga.  Le associazioni gay denunciano i troppi casi di violenza:  solo a Roma, nel 2013, 50 episodi di violenza, oltre 100 casi di bullismo e 4 giovani suicidi esasperati per le continue umiliazioni per la loro omosessualità.Per saperne di più

Il Papa su aborto ed eutanasia (15  novembre) .  Alcune frasi del Papa ai medici: “Siate coraggiosi, capaci di scelte controcorrente, fino ad arrivare, in caso particolari, alla obiezione di coscienza”; “il pensiero  dominante propone una falsa compassione: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista  scientifica <produrre> un figlio come se fosse un diritto invece di accoglierlo come un dono”;  “non è lecito fare fuori una vita umana per risolvere un problema”.  Nel riprendere queste affermazioni, il “Corriere della Sera” ricorda che in Italia sette ginecologi su dieci e un anestesista su due sono obiettori di coscienza (ma nelle regioni del Sud si supera l’80% e a volte anche il 90%).  In un commento sullo stesso quotidiano, Luigi Accattoli rileva che quella sulla “falsa compassione” è una delle poche “frasi giudicanti” di Papa Francesco, che ricorda quelle di Papa Wojtyla (“la “genuina compassione non può dimenticare <il non uccidere>”. (15 novembre) – Per Marco Cappato, tesoriere della Associazione Luca Coscioni,   le dichiarazioni del Papa non sono una sorpresa. Il problema è l’incapacità delle istituzioni italiane di garantire i diritti di tutti e di impedire che attraverso l’obiezione di coscienza si realizzi il boicottaggio della legge sull’aborto.  Circa l’eutanasia,  la vera minaccia oggi non è certo per i medici che si oppongono, ma per quelli che scelgono di assecondare le richieste del paziente, e che rischiano fino a 15 anni di carcere per omicidio del consenziente.(16 novembre) – Su “Cronache del garantista” i commenti sulle dichiarazioni del Papa di RoccoButtiglione (Papa Francesco parla di peccati e non di peccatrici) e di Gilberto Corbellini (“una sveglia per chi lo considera un rivoluzionario”). (18 novembre) –  Nuovo intervento di Papa Francesco: “La famiglia resta fondamento della comunità e garanzia contro lo sfaldamento sociale e la cultura del provvisorio. I bambini hanno diritto di crescere con un padre e una madre”.(25 novembre) – Il Papa al parlamento Europeo, parlando delle vite che vengono scartate, ha usato questo paragone, "come nel caso deimalati terminali,degli anziani abbandonati e senza cura, o dei bambini uccisi prima di nascere".“Per saperne di più

Alfano e il “Family act” (16 novembre) –  Anche con una manifestazione pubblica in piazza Farnese il Nuovo Centro Destra aumenta la pressione sul Partito democratico per un family day in difesa della famiglia con parole d’ordine contro le coppie gay e le adozioni per le coppie omosessuali. (21 novembre). Debora Serracchiani contro Alfano: ritiri la circolare che impedisce ai sindaci di registrare le nozze gay contratte all’estero. Per saperne di più

Costo farmaci oncologici (16 novembre)  –  Inchiesta del “Corriere della Sera” sui nuovi farmaci per il cancro, sempre più costosi. Interviste con diversi medici, fra cui il prof. Garattini, che si chiede se vi è un accettabile rapporto costi-benefici e se non sarebbe meglio investire in altri settori se cure costosissime si limitano a prolungare di pochissimo la sopravvivenza dei malati.

Veronesi e la fede (17 novembre) – Su “Repubblica” un brano del nuovo libro di Umberto Veronesi (Il mestiere di vivere, editore Einaudi, pagine 160. Euro 18,50): il cancro è per me una prova della non esistenza di Dio.( 18  novembre) –  Sul “Giornale” Antonino Zichichi contesta le tesi di Veronesi. Per “Libero” Veronesi non ha fede in Dio perché vorrebbe esserlo lui”.  Per saperne di più

Disabili (20 novembre) –  A seguito di una denuncia della Associazione Luca Coscioni il Comune di Roma è stato condannato a pagare 7.000 euro di indennizzo alla famiglia di un ragazzo disabile  che è stato costretto a cambiare scuola  a causa delle barriere architettoniche che gli impedivano l’ingresso. Roma  (con 58miladisabili) è il Comune che ha ricevuto  più condanne per le barriere. (21 novembre) –  Roberto Saviano su “L’Espresso” denuncia il fatto che a Napoli per 600 bambini disabili le scuole non sono ancora cominciate perché mancano le condizioni organizzative. In tutta Italia vi sono 100mila bambini senza insegnanti di sostegno. Per saperne di più

Condizioni della donna (21 novembre) –  Denuncia della Presidente Boldrini: l’Italia non applica a pieno la convenzione di Istanbul sulla parità uomo-donna. La indagine “Intervista” dimostra che molti italiani sottovalutano le violenze sulle donne, mente persistono le diversità di trattamento uomo-donna sul lavoro. (24 novembre) –  Filomena Gallo, su “Left”, individua le numerose forme di violenza contro le donne ed auspica leggi moderne capaci di eliminare le troppe forme di imposizione e discriminazione.(25 novembre) – Inchiesta del “Corriere della Sera”: inattuata la cosiddetta legge sul femminicidio.  Mai distribuiti i 16 milioni di euro destinati ai 35° centri attivi in Italia, che hanno appena i soldi per pagare le bollette.Per saperne di più

Divorzio lampo (20 novembre) – Approvato in commissione al Senato un emendamento  molto più “permissivo” del testo varato dalla Camera. Per le coppie senza figli minori  o handicappati o privi di risorse economiche si potrà divorziare davanti al giudice senza alcuna attesa (abolito il periodo di separazione che già la Camera aveva  fortemente  ridotto).  Hanno votato a favore M5S, parte del PD e di Forza Italia. Sacconi (NCD) lascia i lavori e minaccia dimissioni. Per saperne di più
Cure palliative (21 novembre) –  Secondo “Avvenire” – che riprende i dati emersi da un convegno europeo di medicina palliativa – su 35mila bambini affetti da malattie incurabili  solo il 5% ha accesso alle cure palliative. (25 novembre) – Su “Repubblica” ampio articolo sulla situazione della terapia del dolore in Europa: ne avrebbero bisogno 100 milioni di persone.   Le “buone pratiche” sono rispettate in pochissimi paesi europei (solo la Francia fra i grandi). In Italia la legge 38 è largamente inattuata (solo in 4 regioni c’è una vera rete di terapia del dolore).  Il costo medio delle cure palliative domiciliari è di 500 euro (da metà a un terzo rispetto al costo in ospedale). Nell’82% delle scuole mediche non si studia terapia del dolore.  (27 novembre) –  “Avvenire” torna sul tema citando dati secondo cui numerose famiglie con  bambini che hanno bisogno di cure palliative e non riescono  ad ottenerle si sfaldano per l’angoscia provocata dalla situazione. E’ necessario organizzare in ogni regione dei centri che assicurino un forte miglioramento della situazione.  Per saperne di più

Eutanasia: prime risposte dai deputati: ecco  una sintesi delle risposte, che ho segnalato giorno per giorno e più diffusamente sul mio blog su L’Espresso 
Gli onorevoli Morra, Civati e Di Maio, rispondendo ad una mia “provocazione” sulla legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della eutanasia che è stata presentata dalla Associazione Luca Coscioni in Parlamento il 13 settembre del 2013 e che da allora – malgrado una lettera inviatami dal Presidente Napolitano il 18 marzo scorso per sollecitare un “sereno ed approfondito” dibattito parlamentare sulle scelte di fine vita – giace nei cassetti della Camera e del Senato, hanno assicurato di essere favorevoli a che le leggi popolari non restino senza riscontro e si sono impegnati a modificare il regolamento della Camera per rendere più cogente il dovere di discutete le leggi popolari, già previsto dall’articolo 71 della Costituzione ma rimasto finora inadempiuto. Anche l’onorevole Cuperlo, dopo aver ribadito il suo orientamento favorevole alla eutanasia, si è impegnato a rispondermi in tempi brevi.
Il vice presidente Di Maio ha fatto qualcosa di più: ha inviato a tutti i capigruppo della Camera una lettera molto calorosa in cui sottolinea l’importanza “di questi strumenti di democrazia diretta, istituiti proprio per permettere anche a chi non è presente in Parlamento di poter partecipare alla attività legislativa”. A tal fine Di Maio propone di calendarizzare ogni mese una proposta di legge di iniziativa popolare, in ordine di presentazione. Il vicepresidente della Camera conclude il suo appello con l’auspico che la sua proposta venga accolta, anche “al fine di riavvicinare i cittadini alle istituzioni”.
In attesa di conoscere anche la posizione dell’onorevole Cuperlo, ringrazio i miei interlocutori ed apprezzo in particolare la proposta dell’on. Di Maio.
Unisco al suo il mio appello perché la Camera dei Deputati, con uno scatto di dignità, assuma in pieno, anche grazie alla leggi popolari, la responsabilità che gli compete di rispondere ai cittadini/elettori. Anche ricordando – per quanto riguarda specificamente la legge sulla eutanasia – che tutti i sondaggi dimostrano da anni in modo univoco che una maggioranza assai larga di cittadini è a favore di leggi di stampo europeo sulle scelte di fine vita, dal testamento biologico alla eutanasia.Per saperne di più

Italiani turisti del diritto (24 novembre) –  Sul “Sole 24 Ore” un quadro delle molte arretratezze delle nostre leggi che costringono gli italiani ad  andare all’estero: a Londra per le separazioni, a Est per un figlio da madre surrogata, in Spagna per l’abilitazione alla professione di avvocati.Per saperne di più

 

NEL MONDO

India, sterilizzazione (14 novembre) –   Arrestato  un medico  nello stato di Chattisgarh(India centrale): è accusato di aver provocato la morte di 13 donne su cui aveva praticato la sterilizzazione. Il medico si difende affermando che è stato obbligato a sterilizzate 83 donne in poche ore (dai 2 ai 5 minuti per intervento). Il 37% delle donne indiane si sottopone a questo tipo di intervento. (Fonte: BioEdge) (17 novembre) –Inchiesta del Financial Times: oltre 4 milioni di sterilizzazioni l’anno, a un costo medio di 23 dollari. La strategia migliore sarebbe quella di dare più potere alle donne. Per saperne di più

Indigenza dei minori (16 novembre)  –   Studio dell’UNICEF su 41 stati: la Grecia e l’Islanda sono i paesi che hanno visto crescere di più la povertà infantile (tasso di indigenza del 40,5%).

Francia, eutanasia (14 novembre) –  Il 90% dei francesi è favorevole all’eutanasia per persone ridotte in stato vegetativo.  E’ il risultato di un sondaggio condotto per “Le Parisien- Aujourd’hui en France”. Secondo l’associazione che sostiene l’eutanasia, la ADMD, la percentuale dei favorevoli sarebbe addirittura del 96%. Più in generale, i francesi favorevoli alla legalizzazione della eutanasia sarebbero il 90%. 

Vicenda Brittany (20 novembre) –  La madre di BrittanyMaynard risponde al duro giudizio del Cardinale Carrasco d Paula: “Giudicare una scelta personale come <riprovevole> perché  non conforme ai valori di qualcun altro è inaccettabile.  E’ stato come prenderci a calci nel momento del lutto. Medici prigionieri della convinzione di dover prolungare la vita ad ogni costo provocano sofferenze non necessarie”. Per saperne di più

Sentenze Corte Europea diritti dell’uomo  (20 novembre) – MuratVural c. Turchia (n. 9540/07), secondo cui una pena di 13 anni di carcere per aver versato della pittura su una statua di Atatürk era manifestamente sproporzionata e costituiva violazione del diritto a elezioni libere a alla libertà di manifestazione del pensiero. Fonte Osservatorio europeo “Umanrights.EU”.

Germania, eutanasia (20 novembre) –   Ampia intervista di “Die Zeit” con Uwe Christian Arnold, un medico (ora in pensione) famoso per aver aiutato centinaia di malati a morire nell’arco di 15 anni. E’ uno dei maggiori esponenti del movimento favorevole alla eutanasia.  Nella intervista Arnold spiega che non ha mai offerto l’eutanasia attiva ma si è sempre limitato – dopo numerosi colloqui con i malati – a fornire loro le droghe letali e dare istruzioni sul come usarle. Per Arnold è ingiustificato  non concedere l’eutanasia ai malati  gravi che non vogliono più vivere e sono nel pieno delle loro capacità mentali: “Abbiamo una Costituzione in cui è centrale il diritto alla autodeterminazione”.  Il giuramento dei medici – dice Arnold –impegna sì a curare ma anche ad evitare o ridurre le sofferenze.  Le cure palliative sono fondamentali e devono essere assicurate a tutti i malati, ma non possono essere imposte come soluzione a chi non vuol più vivere.  Infine, non è giusto che la gente debba andare dalla Francia o dalla Germania a morire in Svizzera. E’ la stessa situazione che si aveva prima per l’aborto. Legalizzando l’aborto, lo si è anche  meglio controllato. Quanto alla tesi secondo cui le cure palliative renderebbero non necessaria l’eutanasia, Arnold la considera “una stupidaggine”. Per saperne di più

Obama e gli immigrati  (22 novembre)  –  Obama annuncia una sanatoria temporanea per 5 milioni di immigrati irregolari (su un totale stimato di 11): non saranno soggetti al rimpatrio forzato. Duro scontro con i repubblicani. La polemica riguarda anche la riforma sanitaria. I repubblicani contestano i 175 milioni di dollari che il governo verserà in dieci anni alle compagne di assicurazione per garantire polizze sanitarie anche alle famiglie a basso reddito, fino ad ora prive di copertura sanitaria.  Per saperne di più

Egitto, mutilazioni genitali (22 novembre) –  E’ stato assolto dalla giuria il primo medico processato in Egitto per aver causato la morte di una bambina di 12 anni con un intervento di mutilazione genitale.  Le FeminalGenitalMutilations (FGM) sono state vietate in Egitto da una legge del 2008, ma hanno ancora il sostegno popolare, specie nelle zone rurali. Delusione per la sentenza dei sostenitori della campagna contro le FGM. Tuttavia, secondo l’UNICEF le FGM sono in progressiva riduzione. La pratica per le donne fra i 15 e i 45 anni riguardava  l’82% delle donne nel 1995, il  63% nel 2008. (Fonte: BioEdge)
Donne in Turchia (25 novembre) –   Il premier Erdogan: Le donne non sono uguali a noi e non possono ricoprire le stesse funzioni. La nostra religione ha definito una posizione per le donne: la maternità.  Negli ultimi  dieci anni, in Turchia, i reati sessuali sono aumentati del 400% ed il paese  è al 120° posto su 136 nell’indice del gender gap.Per saperne di più
Francia, aborto (26 novembre) –  Sul “Figaro” Catherine Coutelle, deputato socialista e presidente della Commissione Diritti Umani dell’Assemblea, fa un bilancio dei 40 anni trascorsi dalla legge di Simone Veil che legalizzò l’aborto nel 1974. Gli aborti sono diminuiti  da 300mila a 220mila ma vi sono ancora difficoltà che obbligano qualche migliaio di donne ad abortire  all’estero. Nello scorso agosto è stata  superata in particolare la norma che prevedeva  l’aborto solo per donne “in condizioni di indigenza”: una clausola che la Veil dovette accettare per far passare la legge. Ora si tratta di passare da un “diritto concesso” a un “diritto reale”.(28 novembre) – Ampio servizio di “Avvenire” sulla risoluzione approvata ieri dall’Assemblea francese con 143 voti a favore sui 577 deputati (gli altri avevano lasciato l’aula). Prevede che quello all’aborto diventi “un diritto fondamentale” e rischia – secondo i critici – di abolire l’obiezione di coscienza.  Il quotidiano cattolico “La Croix” sostiene che è fallita l’educazione sessuale volta ad evitare gravidanze indesiderate, Per questo in Francia gli aborti sono 210mila, contro 800mila nascitePer saperne di più

Francia, donazione di gameti (27 novembre) –  L’agenzia statale francese per la biomedicina ha avviato una campagna per la donazione di gameti (slogan: il regalo più bello non  è sempre  il più grosso). Sul fronte maschile i donatori sono stati 235 nel 2013 (erano 300 nel 2010). Sul fronte femminile le donatrici nel 2013 sono state 422, meno della metà rispetto alle richieste. Il principio vigente in Francia è quello della gratuità della donazione e dell’anonimato, ma la federazione dei ginecologi ritiene opportuno fissare un compenso sull’esempio spagnolo (900 euro per le donne). “Avvenire” denuncia il rischio della mercificazione delle donazioni.Per saperne di più

Europa,  Ella One (27 novembre) –   “Avvenire” informa che l’agenzia europea del farmaco ha deciso che la “pillola dei 5 giorni dopo”possa essere venduta in farmacia senza ricetta.  L’AIFA potrebbe però opporsi perché – secondo il quotidiano – Ella One non può essere considerato solo un contraccettivo di emergenza, dato che in molti caso ha effetti abortivi.

 

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