Mario Riccio, direzione Associazione Luca Coscioni

Biografia:

Nato a Napoli nel 1959, sposato, una figlia, vive a Cremona.

Si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1985 a Milano, si specializza in Anestesia e Rianimazione nel 1989 con una tesi sulla morte cerebrale e la donazione di organi. Ha lavorato principalmente nell’Ospedale di Cremona, negli anni ha poi diretto i Servizi di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Codogno e Casalmaggiore. Dal 2023 è in pensione e svolge attività di consulenza in vari presidi ospedalieri e l’attività di medico dell’emergenza territoriale 112.

Ha maturato interesse nel campo bioetico ed in particolare sul tema del fine vita. Componente della Consulta di Bioetica dal 1998, in quella veste ha seguito il caso di Eluana Englaro. È stato componente del Gruppo di Studio sulla Bioetica della S.I.A.A.R.T.I. (Società Italiana di Analgesia, Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva ) negli anni 2002-2006, in tale veste ha partecipato alla stesura di diverse Linee Guida per il trattamento del Fine Vita in Terapia Intensiva nel 2003 e 2006.

Nel 2006 è stato il medico che ha assistito Piergiorgio Welby nella sua decisione di rinunciare ai trattamenti sanitari. Socio onorario dell’associazione Exit Italia, dell’Associazione Libera Uscita e Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni, socio Fondatore della ALdES (Associazione Laica di Etica Sanitaria ).

Dal 2007 è stato più volte audito dalle Commissioni parlamentari di Camera e Senato impegnate nella stesura della legge sulle DAT (legge 219/17).

Nel 2022 è stato il medico che ha gestito il primo caso in Italia (Federico Carboni, conosciuto come “Mario”) di assistenza alla morte volontaria ai sensi della sentenza 242/2019 della Corte di Costituzionale sul caso DjFabo/Cappato.

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