“Io disabile minacciato e picchiato”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giordano Bozzano al direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia.

Caro Direttore,
mi è sembrato doveroso da parte mia farla partecipe del dramma da me vissuto. Da qualche anno, dopo aver svolto la professione di avvocato penalista in tutta Italia, sono andato in pensione anticipata per gravi motivi di salute (neuropatia diabetica) che mi hanno reso invalido civile.

Orbene, in data 29 giugno, dopo aver suonato con una jazz band a Mesagne in piazza Commestibili, verso le ore 5 facevo rientro a Gallipoli dove dimoravo dal giorno 20 compreso, pagando l’alloggio in un b&b fino al 30 giugno compreso.

Nel mentre stavo recandomi a Mesagne mi preveniva messaggio whatsapp della proprietaria che mi informava che avrei dovuto lasciare la stanza la mattina del 29 in quanto aveva ricevuto prenotazione di tre stanze per il
weekend. Rispondevo che avevo pagato la stanza sino al 30 e che pertanto non intendevo andarmene prima del tempo.

Alle ore 8.55, ancora in pieno sonno profondo, sentivo battere fortissimo alla porta di ingresso chiusa a chiave. Un energumeno, dopo aver divelto la porta, urlandomi epiteti variamente offensivi, mi colpiva mentre ero ancora steso, con una gragnola di potenti pugni tutti tecnicamente sferratemi sul capo mentre la donna, presente ai fatti, lo incitava urlando “dagli! dagli!”, pur sapendo della mia patologia. Lo stesso individuo proseguiva a pestarmi una volta tiratomi giù dal letto in pigiama e finendo, credo non volontariamente, col colpire violentemente sulla mano sinistra per cui ho prodotto in denuncia certificazioni mediche ancora da integrare con accertamenti specialistici.

La mano sinistra mi necessità per suonare chitarra e pianoforte. Trascinatomi per le braccia e a spintoni e pugni sul pianerottolo, mi spingeva giù per le scale, scalzo e in piena crisi diabetica e pressoria come certificava il 118.

L’indagine penale scaturita dalla mia denuncia è nelle mani del dottor Guglielmo Cataldi, Procuratore del pool Antimafia, magistrato che conosco e stimo per le sue doti di equilibrio e ponderazione. Intanto una nuova aggressione mi ha visto vittima in quel di Cursi in data 17 luglio, sempre verso le 4.30 del mattino, mentre in paese si festeggiava la ricorrenza del Santo Patrono ed il paesino era insolitamente invaso da frotte di giovani, vere e proprie canee di ubriachi e chissà che altro.

Concludendo, le chiedo di amplificare il messaggio che nel Salento italiani, e non extracomunitari, malmenano un disabile mentre Lecce è letteralmente invasa da amanti di cagnolini, gattini, tartarughe e ed uccelli esotici, quando non pantere leoni o pitoni….