Pisa, Martedì 8 Aprile, ‘Pisa: città dei diritti e delle libertà’ con Silvio Viale

‘E’ in atto ormai da anni una strisciante deriva clericale nella sanità pisana che in questi giorni si sta palesando in modo eclatante’ – questa la denuncia di Marco Cecchi, presidente dell’associazione radicale LiberaPisa e candidato alle prossime amministrative nella lista Italia dei Valori. "Sono state rese pubbliche sulla stampa cittadina, ma notizie in tal senso circolavano già da alcuni mesi, le clamorose difficoltà che si incontrano a Pisa nell’accedere alla pillola del giorno dopo attraverso i presidi sanitari territoriali come il pronto soccorso e la guardia medica. Si tratta di una tipologia di obiezione di coscienza particolarmente odiosa, che mette in difficoltà moltissime persone senza neppure una motivazione ideale di supporto, dal momento che la pillola del giorno dopo non è un farmaco abortivo, ma contraccettivo (seppur d’emergenza)."

"Ma anche il reparto di ostetricia-ginecologia di Pisa non sembra fornire le dovute garanzie di laicità. Non conosciamo ad esempio i motivi per i quali nonostante le nostre numerose sollecitazioni ed un ordine del giorno del Consiglio comunale di Pisa che lo richiedeva espressamente, non è stato ancora introdotto il metodo dell’aborto farmacologico (costringendo le donne che vogliono adottare questa tipologia d’aborto a trasferirsi presso l’ospedale Lotti di Pontedera)."

Su questi due argomenti domani, martedì 8 aprile alle ore 18 presso l’hotel Royal Victoria, Lungarno Pacinotti 12, si svolgerà un incontro dal titolo ‘Pisa: città dei diritti e delle libertà’, al quale interverrà Silvio Viale il medico torinese radicale che ha introdotto in Italia l’aborto farmacologico. Per sollecitare l’attenzione della politica e della sanità il dottor Viale prescriverà la pillola del giorno dopo (Norlevo e Levonelle) tutti coloro che ne faranno richiesta.

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