L’Italia partecipi a dibattito ONU sulla cannabis terapeutica. Ha leggi e dati positivi da condividere

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A un anno dal deposito della proposta di legge d’iniziativa popolare, l’Associazione Luca Coscoini si appella al Governo italiano affinché partecipi attivamente al dibattito all’ONU sulla cannabis terapeutica e al Senato perché concluda iter.

L’11 novembre 2016 l’Associazione Luca Coscioni assieme a Radicali italiani e decine di associazioni consegnavano alla Camera dei Deputati oltre 68mila firme a sostegno di una proposta di legge d’iniziativa popolare per la regolamentazione legale della produzione consumo e commercio della cannabis e suoi derivati. A luglio il testo è stato aggiunto ai disegni di legge d’iniziativa parlamentare poi stravolti dal cosiddetto “stralcio Miotto”.

Ferma restando la necessità di non cancellare il testo presentato un anno fa che proponeva un quadro normativo ampio e liberale di legalizzazione della cannabis, l’Associazione si appella al Senato perché intanto si concluda l’iter sulla parte terapeutica e si appella al Governo perché “a maggio 2018” hanno dichiarato Filomena Gallo, segretario e Marco Perduca coordinatore attività internazionale “il comitato di esperti sulle dipendenza da droghe dell’Organizzazione mondiale della sanità (ECDD) terrà una riunione speciale per effettuare un pre-riesame della cannabis e delle sostanze connesse. La cannabis non è mai stata esaminata alle Nazioni Unite, ed è attualmente collocata nelle tabelle delle convenzioni sulle droghe delle Nazioni Unite relative alle sostanze più pericolose”.

“In preparazione della riunione della primavera prossima, l’ECDD ha lanciato un invito a esperti interessati a contribuire alla pre-revisione della cannabis” continuano Gallo e Perduca “alcuni li abbiamo ascoltati alla nostra conferenza internazionale del 29 settembre scorso a Torino, altri sicuramente ce ne saranno, a partire da esperti dei ministeri competenti e ricercatori in molte università Italiane. Occorre quindi che il Governo raccolga tutti questi saperi e li condivida con le Nazioni unite”.

“Per quanto ci riguarda faremo comunque circolare l’appello dell’OMS tra membri, sostenitori e simpatizzanti che hanno competenze in: chimica, tossicologia, farmacologia, epidemiologia e uso terapeutico della cannabis”.

Comunicato stampa dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

 

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