Intanto oltre 200 medici “pro-scelta” hanno firmato l’appello dell’Associazione Luca Coscioni contro l’”imposizione di coscienza”.
“In riferimento a quanto si legge oggi sulla richiesta di alcune associazioni mediche che si dicono pronte all’obiezione di coscienza, è giusto chiarire che nessuno – nè tantomeno un medico favorevole alla morte medicalmente assistita come me- vuole imporre a qualcuno l’obbligo professionale di praticarla, ma vogliamo solo garantire al paziente quello che in tanti medici riteniamo essere un suo diritto e che speriamo che oggi la Corte Costituzionale voglia definitivamente sancire”. Lo dichiara il Dott.Mario Riccio, medico di Piergiorgio Welby e dirigente dell’Associazione Luca Coscioni.
E conclude: “Insieme a tanti altri medici che condividono medesime convinzioni e obiettivi saremo presenti al Congresso Nazionale di Associazione Luca Coscioni in programma dal 3 al 6 ottobre presso l’Università degli studi di Bari”.
Intanto già 246 medici che hanno firmato un appello promosso da Mario Riccio e Associazione Luca Coscioni contro Filippo Anelli il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri che nei mesi scorsi diffuse un’indicazione a tutti i suoi colleghi medici, sostenendo che se anche cambiasse la legge i medici dovrebbero comunque seguire le indicazioni del codice deontologico, anche se in contrasto con le richieste della Corte costituzionale e l’eventuale determinazione.
Se sei medico, puoi sostenere anche tu l’appello di Mario Riccio firmando qui.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.