Aborto/Ass.Coscioni: e se i veri pro-life fossero i laicisti come noi?

Dichiarazione di Alessandro Capriccioli, membro della Giunta dell’Associazione Luca Coscioni e del Comitato Nazionale di Radicali Italiani

Uno studio effettuato dalla City University di New York ha accertato che negli Stati Uniti d’America le studentesse che frequentano scuole religiose (cattoliche o protestanti) abortiscono assai più frequentemente delle loro colleghe che studiano negli istituti pubblici.

Leggendo una notizia del genere sarebbe facile lanciare un’invettiva sull’ipocrisia di cui sono intrisi certi ambienti, nei quali tutto si può fare purché non si sparga troppo la voce; nella circostanza, tuttavia, c’è un aspetto della faccenda che emerge in modo decisamente più serio e inquietante: siamo sicuri, eminenti membri delle gerarchie ecclesiastiche, che criminalizzare la sessualità consapevole dei giovani, la contraccezione, l’informazione sessuale nelle scuole, non risulti, alla resa dei conti, una strategia controproducente? Non sarebbe più coerente, per voi che blaterate di voler difendere la vita (al punto che in alcuni casi eclatanti i vostri sodali arrivano all’omicidio dei medici che praticano l’aborto), fare tutto ciò che è in vostro potere per mettere le giovani donne nella condizione di non concepirla senza volerlo? In questi anni si confrontano due schieramenti contrapposti: da un lato quelli che lanciano continuamente anatemi contro il peccato, cercando di impedire perfino che di sesso si possa parlare, e dall’altro coloro che invece ne discuterebbero spesso e volentieri, specialmente nelle scuole, e fornirebbero (gratis) pillole anticoncezionali e preservativi alle studentesse.
Tra i due schieramenti, eminenze, siete davvero sicuri di essere voi i veri antiabortisti?