News Internazionali, 3 Febbraio

Mettiamo a disposizione, per gli ascoltatori de “Il Maratoneta” su Radio Radicale e per tutti gli interessati, una selezione di notizie dal mondo della ricerca scientifica. 

Potete trovare l’ultima puntata del Maratoneta, condotta da Elena Rampello , sul sito di Radio Radicale qui

Notizie scientifiche recenti

  • Killer virus vs Superbugs: come le nuove tecnologie possono aiutare nella lotta contro batteri super resistenti. Su MIT Tech Review, di Emily Mullin QUI

La resistenza agli antibiotici di certi tipi di batteri è un problema noto da tempo: ogni anno, circa 2 milioni di persone nei soli Stati Uniti contraggono una forma di infezione batterica da un ceppo resistente agli antibiotici. Di questi, i decessi sono quasi 23.000.

Nell’articolo che abbiamo selezionato, viene raccontato come le tecnologie di sequenziamento del DNA e innovazioni dal campo dell’intelligenza artificiale possono aiutare in questa battaglia.  L’idea di usare virus batteriofagi per combattere infezioni batteriche non è nuova (qui un articolo di review del 2003), ma fino ad oggi l’applicazione pratica è stata significativamente ostacolata dal fatto che non era possibile, nei tempi brevi dati da una infezione in corso, capire che specifico tipo di virus potesse servire per contrastare il batterio incriminato. Diverse startup, come AmpliPhi Biosciences e Adaptive Phage Therapeutics (APT), intendono superare questi ostacoli con una combinazione di rapide tecniche di sequenziamento del DNA e algoritmi di machine learning per stabilire in modo automatico quale virus sia più adatto, sulla base di dati precedentemente raccolti e nuove simulazioni. Insieme, AmpliPhi Biosciences e APT hanno trattato con successo una dozzina di pazienti, e altri pazienti sono al momento in cura grazie ad una speciale autorizzazione concessa dalla FDA. Entrambe le startup hanno in programma dei trial clinici per scoprire se queste terapie possano essere usate su larga scala, e quindi se siano più efficaci (o meno) degli attuali antibiotici.

  • Automazione e disuguaglianze. Su MIT Tech Review QUI, per la rubrica “Intelligent machines”, Jackie Snow intervista Virginia Eubanks (SUNY, Albany) autrice del libro Automating Inequality, uscito nelle librerie americane il 23 gennaio scorso. 

La tesi sostenuta dalla Eubanks, che ripercorre nel libro la storia delle misure di welfare prese negli Stati Uniti negli ultimi secoli, è che sia da tempo in atto un processo di sempre maggiore automazione delle decisioni su come assegnare e distribuire le risorse di previdenza sociale: dai servizi per i senzatetto a Los Angeles all’implementazione del Medicaid in Alabama, secondo la Eubanks le persone in maggiore difficoltà si trovano costrette a subire una grande invasione della sfera personale (fornendo molti più dati ed informazioni alle autorità che in passato), e simultaneamente la loro sorte viene decisa sempre meno da decisori umani e sempre più da sistemi automatizzati.

In generale, la Eubanks sostiene che la maggiore pressione dei decisori automatizzati sia su tutti i cittadini ma, a seconda delle risorse disponibili, ha un impatto diverso sulle loro vite. 

  • Fare ricerca dietro le sbarre: storia di un fisico turco. Intervista, apparsa su Nature, di Alison Abbott a Ali KayaQUI, su Nature news.

In seguito al fallito colpo di stato del luglio 2016 contro il governo di Recep Tayyip Erdoğan, migliaia di accademici turchi sono stati incarcerati con l’accusa di terrorismo e di aver preso parte, più o meno direttamente, al tentato golpe. Fra questi troviamo Ali Kaya, fisico teorico e docente presso la Boğaziçi University di Istanbul. Incarcerato il 7 Ottobre 2016 e condannato nel dicembre 2016 a sei anni di carcere, Kaya – che respinge ogni accusa – è stato rilasciato il 20 dicembre 2017 ed è in attesa di un processo di appello. Uscito dal carcere ha pubblicato sull’archivio di preprint online ArXiv tre diversi articoli di cosmologia, scritti durante i 440 giorni di prigionia. Nel frattempo, Kaya è stato sospeso dalla propria università, e sta aspettando una decisione sul suo eventuale licenziamento a causa delle accuse ricevuto.

Nature lo ha intervistato via Skype. Per ulteriori approfondimenti sul tema, qui un altro articolo, sempre di Alison Abbot, del marzo 2016 in seguito alle prime ondate di arresti.

  • Anti-Darwin comments in India outrage scientists (anti-evoluzionismo in India). Un articolo su Nature news del 25 gennaio 2016, QUIPolemiche su dichiarazioni antiscientifiche di uno dei ministri dell’educazione e della ricerca scientifica del governo Indiano

Unanime condanna di ricercatori e di altri ufficiali governativi, dopo che Satyapal Singh uno dei “junior minister” del governo indiano, responsabile del dipartimento “human resource development” e che sovrintende l’istruzione universitaria, ha pubblicamente affermato (durante una conferenza su alcuni testi dell’induismo antico) che la teoria Darwiniana dell’evoluzione “sia scientificamente errata”, proponendo di “rimuoverla dai programmi scolastici”.

Come scrive Nature, si tratta di un istanza di un fenomeno più ampio che sta colpendo l’India contemporanea (e non solo):  “Singh’s remarks come at a time when India is already battling a rising tide of pseudoscience by some politicians.”

Segnalazioni

  • Nuove nomine ai vertici del CNRS (Centro Nazionale della Ricerca Scientifica, in Francia). Qui su Science un articolo di Elisabeth Pain.

La scorsa settimana, Il presidente francese Emmanuel Macron ha ufficializzato la nomina di Antoine Petit, fino a quel momento a capo del INRIA (Istituto Nazionale per l’Informatica e la matematica applicata).

Petit era già capo ad interim del CNRS, dopo le dimissioni del precedente direttore, Alain Fuchs. La nomina di Petit segue altre dimissioni, questa volta della precedente direttrice ad interim Anne Peyroche, accusata di aver manipolato dei dati utilizzati in 5 diversi articoli apparsi tra il 2001 e il 2012.

  • Una bella notizia dall’Italia: Il primo bambino trattato con terapia genica contro la leucemia in Italia. Il trattamento sfrutta il sistema immunitario per riconoscere le cellule tumorali e distruggerle: il bambino sta meglio ed è in remissione. Una sperimentazione all’ospedale Bambin Gesù di Roma. Qui un articolo sul tema da Repubblica