La tecnologia esiste, ed è una eccellenza italiana,  frutto della trentennale ricerca, finanziata anche con soldi pubblici europei e italiani, dei professori Michele De Luca e Graziella Pellegrini e dei loro gruppi di ricerca) dell’Università di Modena e Reggio Emilia, i quali al momento inspiegabilmente non risultano in alcun modo coinvolti nell’applicazione delle loro stesse tecnologie.  La possibilità di terapia, in alcuni casi salvavita, per questi pazienti e persone non-vedenti è adesso nelle mani del Governo. Non è più il tempo delle promesse.

Intervenendo in Parlamento il 29 Novembre 2023, lei, Onorevole Ministro dichiarò che:

“Il Ministero conosce il valore di Holostem e la straordinaria importanza che i suoi prodotti rivestono per la cura delle malattie rare. A questi bambini e a queste famiglie, ovviamente, non possiamo che rispondere positivamente e non possiamo lasciarli soli”. 

Da allora, altri soldi pubblici sono stati spesi, ma sperimentazioni e terapie sono bloccate, nonostante le continue rassicurazioni che tutto riprenderà presto.

Ministro Urso, quel presto è oggi, occorre tenere fede agli impegni presi nei confronti delle persone malate consentendo a chi ha guidato finora le ricerche di riprendere le sperimentazioni e le terapie in onore del diritto alla salute, di quello alla scienza e della parola data.