Con Luca un anno dopo. Il 20 febbraio di un anno fa milioni di italiani poterono conoscerlo. Raggiunti casualmente dalla notizia della sua morte furono finalmente raggiunti dalla conoscenza della sua vita straordinaria. Per un giorno, entrò nelle case degli italiani un frammento dei cinque anni di lotta di Luca Coscioni, restata fino ad allora clandestina: candidato “online” al Comitato dei Radicali; capolista – come già Tortora e Sciascia – della Lista Emma Bonino, davanti a Marco Pannella e sostenuto da sessanta Premi Nobel (che negli anni successivi diventarono cento); Presidente di Radicali italiani; nonviolento in autoriduzione delle terapie per chiedere legalità e conoscenza; “cavia” per la sperimentazione sulle staminali; fondatore della associazione che porta il suo nome; pioniere di una nuova antropologia che “parla” con gli occhi e con il corpo, che dal corpo malato punta dritto al cuore della politica; leader di un nuovo movimento transnazionale per la libertà di ricerca…
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